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Analisi della vulnerabilità visiva degli edifici per la valutazione dell’impatto degli interventi sul paesaggio

La vulnerabilità visiva degli edifici rappresenta la probabilità di ciascuna porzione di facciata di entrare con un ruolo significativo nei quadri visivi di un osservatore.

La vulnerabilità visiva, utilizzata anche dalla Regione Toscana per redigere “la carta della intervisibilità teorica assoluta” contenuta nei materiali conoscitivi del Piano Paesaggistico è definita, nell’ambito dei Piani del Colore, attraverso l’analisi delle “linee di vista” (lines of sight) che si dipartono dal punto considerato e che raggiungono il suolo circostante, interrompendosi, appunto, in corrispondenza delle asperità del terreno. L’insieme dei punti sul suolo dai quali il punto considerato è visibile costituisce il bacino visivo (viewshed) di quel punto. Questa tecnica di analisi dell’intervisibilità è utilizzata per la valutazione dell’impatto visivo degli edifici e, di conseguenza, degli interventi realizzati su di essi.

GIF rappresentativa dell’analisi della vulnerabilità visiva degli edifici. Piano del Colore del Centro Storico di Capoliveri (2017).